Apocalittici e integrati  

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Apocalittici e integrati (1964) is an essay collection by Umberto Eco. It features "The Structure of Bad Taste".

In questo testo, il semiologo italiano analizza il tema della cultura di massa e dei mezzi di comunicazione di massa. Eco definisce “apocalittici” gli intellettuali (in particolare Adorno e Zolla) che esprimono un atteggiamento critico e aristocratico nei confronti della moderna cultura di massa, e “integrati” coloro che ne hanno una visione ingenuamente ottimistica. Egli rifiuta di schierarsi nettamente, cercando una posizione di equilibrio tra gli estremi.

Contents

Struttura dell'opera

Il libro è organizzato come una raccolta di saggi diversi sull'argomento:

  • Cultura di massa e "livelli" di cultura espone i principali argomenti a sostegno e contro la cultura di massa. La tesi è che, dal momento che la società industriale prevede dei mezzi di comunicazione di massa, piuttosto che criticarli l'intellettuale deve domandarsi quali azioni sono possibili per far sì che possano veicolare valori culturali.
  • La struttura del cattivo gusto è una riflessione sulla definizione del cattivo gusto e del kitsch. L'opera di cattivo gusto deve avere simultaneamente tre caratteristiche: la prefabbricazione e imposizione dell’effetto, l’inserzione decontestualizzata di stilemi consumati, e infine l’intenzione di spacciarsi come arte e cultura alta. Come esempio emblematico viene indicato il pittore Boldini
  • Lettura di "Steve Canyon", Il mito di Superman e Il mondo di Charlie Brown riflettono sul fumetto come esempio di letteratura di massa e come potenziale strumento di persuasione occulta. L'effetto di un simile tipo di letteratura dipende secondo l'autore dalle modalità di fruizione e non dalle opere per se stesse.
  • L'uso pratico del personaggio espone le caratteristiche del personaggio della letteratura popolare e del ricorso ad elementi convenzionali.
  • La canzone di consumo e La musica e la macchina esplorano le caratteristiche della musica leggera, ponendosi in particolare il problema di come essa sia influenzata da logiche di mercato anziché da scelte artistiche.
  • La musica, la radio e la televisione e il successivo Appuntamenti sulla televisione propongono una riflessione sulla televisione, ribadendo la necessità di un impegno da parte dell'intellettuale nell'utilizzare sapientemente il mezzo piuttosto che criticarlo a priori.
  • Una sezione intitolata Apocalittici integrati raccoglie infine una serie di brevi articoli sul tema.

Argomentazioni pro e contro la cultura di massa

Nel primo saggio dell'opera vengono esposte una serie di considerazioni pro e contro la cultura di massa.

Aspetti negativi

  • Si cerca di andare incontro al gusto medio evitando l'originalità.
  • La letteratura di massa è caratterizzata dall'omologazione culturale. Opinione che rimanda al concetto formulato da McLuhan di villaggio globale dove non esistono più differenziazioni culturali.
  • Il pubblico è inconscio di sé come gruppo sociale e subisce tale cultura.
  • È presente la tendenza a suggerire emozioni già costruite, con funzione provocatrice si danno le emozioni già pronte.
  • I prodotti mass-mediali sono sottomessi a leggi di mercato, diventando oggetto di persuasione pubblicitaria.
  • Il pensiero è sclerotizzato e costituito da slogan e citazioni.
  • Compresenza di informazioni culturali e gossip.
  • Concezione di visione passiva e acritica del mondo, scoraggiando sforzo individuale.
  • Incoraggiamento dell'informazione verso il presente e indifferenza verso il passato.
  • Impegno del tempo libero solo a livello superficiale.
  • Creazione di miti e simboli con tipi che sono facilmente riconoscibili.
  • Il lavoro della mente è rivolto a opinioni comuni (endoxa): la gente ama il conformismo di costumi, valori e principi sociali.
  • I mass-media auspicano una società paternalistica e solo superficialmente democratica. I modelli sembrano imposti dal basso ma sono espressione di una cultura degradata, pseudo-popolare e imposta dall'alto.

Aspetti positivi

  • La cultura si apre a categorie sociali le quali prima non avevano i mezzi per accedervi, nonostante spesso l'informazione sia sovrabbondante.
  • Soddisfa la necessità di intrattenimento.
  • Permette la diffusione di opere culturali a prezzi molto bassi.
  • I mass-media sensibilizzano l'uomo nei confronti del mondo: aprono scenari prima negati.
  • La cultura di massa, se non nelle sue espressioni kitsch, non danneggia l'arte alta, dato che non si pone come alternativa ad essa.

Eco cerca di creare positività in un termine spesso usato con accezione negativa. Se siamo inseriti in una società industriale non ci si può staccare dai media. L'industria culturale di per sé non è negativa, ma lo è il consumismo, che vede il libro come oggetto di merce: quando però esso veicola dei valori diviene strumento efficace per la sua diffusione.

Edizioni

  • Apocalittici e integrati: comunicazioni di massa e teorie della cultura di massa, Milano, Bompiani, 1964.

Table of contents

Indice

Apocalittici e integrati: la cultura
italiana e le comunicazioni di massa p. V

PREFAZIONE 3

ALTO, MEDIO, BASSO

CULTURA DI MASSA E "LIVELLI" DI CULTURA 29

La cultura di massa sotto accusa 31
Cahier de doléances 35
Difesa della cultura di massa 39
Una problematica mal posta 46
Critica dei tre livelli 51
Una possibile conclusione, più alcune proposte di ricerca 54

LA STRUTTURA DEL CATTIVO GUSTO 65

Stilistica del Kitsch 66
Kitsch e cultura di massa 72
Il Midcult 77
Struttura del messaggio poetico 84
Ricupero del messaggio poetico 100
Il Kitsch come "boldinismo" 108
Il gattopardo della Malesia 115
Conclusione 126

LETTURA DI "STEVE CANYON" 131

Analisi del messaggio 131
Il linguaggio del fumetto 145
Questioni derivate 152
Hume e l'Indiano: introduzione alla ricerca empirica 167
Il compito della critica e della storiografia 173

I PERSONAGGI

L'USO PRATICO DEL PERSONAGGIO 187

Il problema estetico del "tipo" 189
Ragioni delle poetiche della tipicità 191
Precisazione estetiche sul tipico 195
Fisionomia del personaggio tipico 198
Tipo, simbolo, "luogo" 205
L'uso sc'entifico della tipicità 207
Tipo e "topos" 208
Ricorso al topico e sensibilità decadente 213
Conclusioni 216

IL MITO DI SUPERMAN 219

Simboli e cultura di massa 221
Il mito di Superman 226
La struttura dei mito e la civiltà del romanzo 228
L'intreccio e il consumo del personaggio 231
Consumo e temporalità 234
Un intreccio senza consumo 237
Superman come modello di eterodirezione 242
Difesa dello schema iterativo 245
Lo schema iterativo nome messaggio ridondante 250
Coscienza civile e coscienza politica 253
Conclusioni 260

IL MONDO DI CHARLIE BROWN 263

I SUONI E LE IMMAGINI

LA CANZONE DI CONSUMO 275

La canzone "diversa" 279
Una proposta di ricerca 281
Un mito generazionale 287

LA MUSICA E LA MACCHINA 295

La musica riprodotta 297
La produzione meccanica di musica di consumo 301
La produzione meccanica di musica colta 303

LA MUSICA, LA RADIO E LA TELEVISIONE 309

I mezzi audiovisivi come strumento di informazione musicale 309
I mezzi audiovisivi come fatto estetico313

APPUNTAMENTI SULLA TELEVISIONE 317

Ripresa diretta e influenza sul film 318
Comunicazione ed espressione 321
Il rapporto col pubblico 324
La TV come "servizio" 327
Le ricerche sperimentali 330
Vigilanza e partecipazione 332
Passività e rapporto critico 333
La media dei gusti e la modellazione delle esigenze 337
L'universo dell'iconosfera 346
L'élite senza potere 348
Il rifiuto dell'intellettuale 350
Un cauto dirigismo culturale 352
Cultura di massa o cultura democratica?354
Conclusioni 356
APOCALITTICI E INTEGRATI

I NICHILISTI FIAMMEGGIANTI 361
DA PATHMOS A SALAMANCA 365
SULLA FANTASCIENZA 371
STRATEGIA DEL DESIDERIO 375
IL NOSTRO MOSTRO QUOTIDIANO 379

Umberto Eco: la vita, i libri 387

L'USO PRATICO DEL PERSONAGGIO 187

Il problema estetico del "tipo" 189 Ragioni delle poetiche della tipicità 191 Precisazione estetiche sul tipico 195 Fisionomia del personaggio tipico 198 Tipo, simbolo, "luogo" 205 L'uso sc'entifico della tipicità 207 Tipo e "topos" 208 Ricorso al topico e sensibilità

   decadente                          213

Conclusioni 216

IL MITO DI SUPERMAN 219

Simboli e cultura di massa 221 Il mito di Superman 226 La struttura dei mito e la civiltà del romanzo 228 L'intreccio e il consumo del personaggio 231 Consumo e temporalità 234 Un intreccio senza consumo 237 Superman come modello di eterodirezione 242 Difesa dello schema iterativo 245 Lo schema iterativo nome messaggio ridondante 250 Coscienza civile e coscienza politica 253 Conclusioni 260

IL MONDO DI CHARLIE BROWN 263


I SUONI E LE IMMAGINI

LA CANZONE DI CONSUMO 275

La canzone "diversa" 279 Una proposta di ricerca 281 Un mito generazionale 287

LA MUSICA E LA MACCHINA 295

La musica riprodotta 297 La produzione meccanica di musica di consumo 301 La produzione meccanica di musica colta 303

LA MUSICA, LA RADIO E LA TELEVISIONE 309

I mezzi audiovisivi come strumento di informazione musicale 309 I mezzi audiovisivi come fatto estetico313

APPUNTAMENTI SULLA TELEVISIONE 317

Ripresa diretta e influenza sul film 318 Comunicazione ed espressione 321 Il rapporto col pubblico 324 La TV come "servizio" 327 Le ricerche sperimentali 330 Vigilanza e partecipazione 332 Passività e rapporto critico 333 La media dei gusti e la modellazione delle esigenze 337 L'universo dell'iconosfera 346 L'élite senza potere 348 Il rifiuto dell'intellettuale 350 Un cauto dirigismo culturale 352 Cultura di massa o cultura democratica?354 Conclusioni 356

APOCALITTICI E INTEGRATI

I NICHILISTI FIAMMEGGIANTI 361 DA PATHMOS A SALAMANCA 365 SULLA FANTASCIENZA 371 STRATEGIA DEL DESIDERIO 375 IL NOSTRO MOSTRO QUOTIDIANO 379

Umberto Eco: la vita, i libri 387

Apocalypse postponed (1994)

An erudite and witty collection of Umberto Eco's essays on mass culture from the 1960s through the 1980s, including major pieces which have not been translated into English before. The discussion is framed by opposing characterizations of current intellectuals as apocalyptic and opposed to all mass culture, or as integrated intellectuals, so much a part of mass culture as to be unaware of serving it.

pt. 1. Mass culture: apocalypse postponed: Apocalyptic and integrated intellectuals: mass communications and theories of mass culture --
The world of Charlie Brown --
Reactions of apocalyptic and integrated intellectuals: then (1964) --
Reactions of the author: now (1974 and 1977) --
Orwell, or concerning visionary power --
The future of literacy --
pt. 2. Mass media and the limits of communication: Political language: the use and abuse of rhetoric --
Does the audience have bad effects on television? --
Event as mise en scène and life as scene-setting --
The phantom of neo-tv: the debate on Fellini's Ginger and Fred --
pt. 3. The rise and fall of counter-cultures: Does counter-culture exist? --
The new forms of expression --
On Chinese comic strips: counter-information and alternative information --
Independent radio in Italy --
Striking at the heart of the state? --
pt. 4. In search of Italian genius: Phenomena of this sort must also be included in any panorama of Italian design --
A dollar for a deputy: La Cicciolina --
For grace received --
The Italian genius industry.





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