Nude for Satan  

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Nude for Satan [1] is an Italian exploitation film starring Rita Calderoni.

Nuda per Satana (1974), sempre firmato Paolo Solvay, è un viaggio nel mondo dei satanisti interpretato da Rita Calderoni, Stelio Candelli, Giuseppe Mattei (James Harris), Renato Lupi e Jolanda Mascitti. Il regista scrive e sceneggia il film ispirandosi in modo palese a Danza macabra di Antonio Margheriti. Il dottor Benson incontra un’auto che ha appena avuto un incidente, soccorre la ragazza che guida e la porta in un vicino castello per chiedere aiuto. Viene accolto da una donna identica a quella che ha soccorso e all’interno del castello trova un altro se stesso, ma con un carattere diverso. I due malcapitato conosceranno i loro doppi, che vivono in una dimensione parallela in costumi ottocenteschi. La pellicola risente anche di lavori gotici classici come Operazione paura di Mario Bava e di lavori minori come Il boia scarlatto di Massimo Pupillo. Il problema è che non siamo solo a livello di citazione ma in certe parti si sfiora il plagio bello e buono. A un certo punto rivediamo persino la scena del ragno finto contenuta ne Il boia scarlatto che già era pessima nell’originale. Il montaggio è lento, non conferisce ritmo a una pellicola infarcita di lungaggini, mentre la cosa migliore sono le musiche di Alberto Baldan Bembo. Tutto il resto è da dimenticare, gli effetti speciali sono modesti, la recitazione scolastica e i dialoghi risibili. La componente erotica non va oltre l’esposizione di timidi nudi femminili. Il budget era modesto: cinquanta milioni di lire. La location ancora peggiore: un castello della Ciociaria. Esiste addirittura una versione hard realizzata nei mitici anni Settanta. Il film è un prodotto povero, ma curioso, sempre indeciso su quale strada prendere, forse più votato alla strada onirico - psicologica che a quella realistica. Rita Calderoni - attrice cara a Polselli - lo rende degno di una riscoperta, anche perché negli Stati Uniti in tempi recenti hanno pubblicato un’edizione restaurata in dvd. (Gordiano Lupi - Breve Storia dell'Horror Italiano).



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