Pinacoteca civica Francesco Podesti  

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La Pinacoteca civica "Francesco Podesti" di Ancona è sorta nel 1884. La sua istituzione è dovuta soprattutto al fervido interessamento del Podesti, al quale la raccolta d'arte è stata ben presto dedicata. Raccoglie alcuni dipinti di valore universale per la storia dell'arte italiana e altri di grande interesse per la comprensione della pittura nelle Marche dal XIV al XIX secolo.

Contents

Storia

Il nucleo originario delle collezioni è costituito dalle opere degli enti religiosi soppressi dopo l'Unità italiana e dai dipinti e cartoni donati dal pittore titolare. Successivamente le collezioni si arricchirono grazie a donazioni da parte delle famiglie nobili della città che nel corso dei secoli avevano raccolto nei loro palazzi un notevole patrimonio artistico. Acquisizioni mirate, soprattutto di opere moderne, hanno infine portato la Pinacoteca alla consistenza attuale<ref>Costanza Costanzi, Pinacoteca Civica "F. Podesti" e Galleria d'Arte Moderna, della collana Musei d'Italia, Meraviglie d'Italia, Calderini editore, Bologna 1999</ref>.

Dopo aver avuto sede nel convento di San Domenico, si trasferì nel 1927 al convento di San Francesco alle scale. Durante la Seconda Guerra Mondiale Pasquale Rotondi, soprintendente alle Gallerie delle Marche, sfidando ogni tipo di difficoltà, nascose i maggiori capolavori della Pinacoteca, insieme a quelli delle altre città delle Marche e di Venezia, nella rocca di Sassocorvaro, per salvarli da razzie e distruzioni<ref>Dal diario di Pasquale Rotondi, in: Salvatore Giannella e Pier Paolo Mandelli, L'Arca dell'Arte Editoriale Delfi</ref><ref name="rai2">RAI2 "La storia siamo noi"</ref>. Fu un intervento provvidenziale, in quanto la sede della pinacoteca fu distrutta dai bombardamenti del 1943.

Nel dopoguerra la Pinacoteca fu riaperta nel 1958 al Palazzo degli Anziani. Dal 1973 è ospitata all'interno di Palazzo Bosdari, dimora nobiliare il cui aspetto attuale è dovuto ad una ristrutturazione della metà del Cinquecento attribuita a Pellegrino Tibaldi<ref>AA.VV. Marche edito a Milano dal TCI nel 1979</ref>.

Artisti

Le opere più importanti a livello nazionale sono quelle di Carlo Crivelli, Tiziano, Lorenzo Lotto, Sebastiano del Piombo, Orazio Gentileschi, Guercino, Carlo Maratta. Notevole è anche la collezione delle opere di Francesco Podesti, dono dell'autore, che fu il più acceso promotore dell'istituzione della pinacoteca<ref>Michele Polverari (a cura di) Francesco Podesti, Electa editrice, MIlano 1996</ref>.

Fondamentali per lo studio della pittura nelle Marche è il nucleo di dipinti di Olivuccio di Ciccarello, figura principale della scuola di pittura di Ancona, che fiorì tra Trecento e Quattrocento<ref>Pietro Zampetti, in Francesco Podesti, Electa editrice, Milano 1996, pagina 34</ref><ref>Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, Pittori ad Ancona nel Quattrocento, Fedierico Motta editore, Milano 2008, ISBN 978-88-7179-607-9</ref>; importante anche la presenza di opere di Arcangelo di Cola ed Andrea Lilli.

Altri importanti autori presenti con le loro opere nella pinacoteca sono: Giacinto Brandi, Angelo Caroselli, Antonio Circignani, Domenico Corvi, Domenichino, il Sassoferrato, Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino, Ciro Ferri, Francesco Foschi, Antonio Tempesta, Antonio Zanchi.

Opere maggiori della Pinacoteca

Si segnalano per la loro importanza le seguenti opere di proprietà della Pinacoteca collocate fuori sede:

Galleria di Arte Moderna

Palazzo Bosdari accoglie anche la Galleria d'Arte Moderna, sino al 2011 afflitta da una grave mancanza di spazio ed ora chiusa a causa di lavori di ampliamento (vedi capitolo "Ampliamento degli spazi espositivi").

I più importanti pittori presenti con le loro opere sono: Getulio Alviani, con una delle sue superfici a testura variabile in alluminio, Bruno da Osimo, con nove incisioni, Anselmo Bucci, con due oli di soggetto parigino, Nino Caffè, con una natura morta, Corrado Cagli, con tre dipinti, Massimo Campigli, con un'opera del secondo periodo parigino, Bruno Cassinari, con un dipinto di soggetto marino, Enzo Cucchi, Adolfo De Carolis, con tre xilografie e un disegno, Virgilio Guidi, Carlo Levi, Pio Pullini, Ivo Pannaggi, Orfeo Tamburi, Luigi Veronesi. È presente anche un acuto autoritratto di Amerigo Asciutti, pittore anconitano dell'ultimo Ottocento<ref>Rivista di Ancona: rassegna del Comune , Anno 9 (1966), n.1, Pagine 37-42</ref>.

Tra le sculture si segnalano le opere di: Remo Bianco, Corrado Cagli, di cui è esposto il modellino del monumento eretto a Gottinga per commemorare la Notte dei cristalli, Aristodemo Costoli, Edgardo Mannucci, Augusto Murer. Inoltre la galleria conserva diversi lavori di Valeriano Trubbiani, tra cui il bozzetto metallico della "Mater Amabilis", uno dei monumenti moderni più noti di Ancona: i "rinoceronti" di Piazza Pertini. Sono presenti anche opere degli importanti scultori anconetani Mentore Maltoni e Vittorio Morelli; di quest'ultimo da segnalare è il ritratto di fra' Paolo Mussini, l'artista del primo Novecento del quale Ancona conserva notevoli dipinti nella chiesa dei Cappuccini.

Ampliamento degli spazi espositivi

Dal primo gennaio 2012 la Pinacoteca e la Galleria d'Arte Moderna sono chiuse per permettere il completamento dei lavori di restauro e di ampliamento della sede, che occuperà anche il palazzo adiacente a Palazzo Bosdari; la riapertura è prevista ad ottobre dello stesso anno. Al termine dei lavori ci saranno cinque sale in più e uno spazio per le mostre temporanee (nei piani sottostanti il cortile di ingresso). Da decenni i più illustri esponenti della cultura cittadina lamentavano la carenza di spazi a Palazzo Bosdari<ref>Pietro Zampetti, in Ancona, Pinacoteca Civica "F. Podesti" e Galleria d'Arte Moderna, della collana Musei d'Italia, Meraviglie d'Italia, Calderini editore, Bologna 1999</ref>. L'ampliamento permetterà finalmente di dare una risposta all'esigenza di esporre le opere antiche di grandi dimensioni e le opere moderne relegate nei magazzini; inoltre renderà possibili nuove acquisizioni<ref>http://www.cultura.marche.it</ref>.

Particolare importanza avrà l'apertura di un nuovo ingresso in vicolo Foschi, a pochi metri dal porto e dalle banchine di ormeggio dei traghetti: le migliaia di turisti in attesa di imbarco potranno finalmente visitare le collezioni artistiche in modo più agevole. Dal nuovo ingresso un ascensore di circa ventisei metri condurrà alle sale di esposizione e nella torretta della pinacoteca, nella quale verrà allestito un bar con vista panoramica sul porto e sui rioni più antichi della città. Dopo la riapertura i lavori continueranno con il restauro dei dipinti rinascimentali che abbelliscono i soffitti del palazzo<ref>Dal sito del Comune di Ancona www.comune.ancona.it</ref><ref>La notizia dell'apertura della torretta è data dalla stessa progettista dell'ampliamento della Pinacoteca, l'architetto Anna Giovannini: vedi la pagina http://www.vivereancona.it/index.php?page=articolo&articolo_id=250778</ref>.





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